domenica 5 dicembre 2010

L’interpretazione dei sogni

Con l’avvento della psicoanalisi si è iniziato ad avere un approccio nuovo rispetto ai sogni. Nel 1900 Freud scrisse “L’interpretazione dei sogni” evidenziando come “interpretare un sogno implica dargli un senso, cioè sostituirlo con qualcosa che si inserisca nella catena dei nostri atti mentali come un elemento fornito di validità e di pari importanza”. Per Freud i sogni possono avere un contenuto manifesto ed un contenuto latente.
Il contenuto manifesto indica la parte di sogno che la persona ricorda al suo risveglio; il contenuto latente comprende gli elementi simbolici che devono appunto essere interpretati per capire il lato nascosto del contenuto, proprio perché il sogno giunge alla coscienza camuffato e deve essere quindi decodificato. Concetto fondamentale è che i sogni sono guidati dai desideri inconsci e insoddisfatti nella vita quotidiana e che, durante il sonno, hanno la possibilità di emergere grazie all’attività onirica seppur “censurati” dalla coscienza.
Sognare permette di esprimere emozioni e sensazioni che durante la giornata non si è riusciti ad esternare sia per una possibile mancanza di comprensione rispetto a tali desideri sia per qualche forma di inibizione. Infatti i sogni indicano lo stato d’animo di una persona e se si concentrano su emozioni negative, segnalano un disagio che si può manifestare sia a livello fisico che psicologico. I sogni dei bambini sono più limpidi, e pertanto più facilmente interpretabili, rispetto a quelli degli adulti che solitamente mascherano la causa del malessere (Musso e Gadoni, 2004).
Di solito, tutti i sogni permettono di realizzare i desideri di ciascuno di noi, senza che però poi vi sia una soddisfazione reale. Per interpretare correttamente un sogno è necessario trarre da ciascuna persona il significato dei segni del suo ricordo onirico. Il sogno rappresenta desideri e malesseri attraverso una simbologia difficilmente interpretabile, soprattutto quando la persona maschera tali desideri non riuscendo ad affrontarli nello stato vigile (Musso e Gadoni, 2004).
L’interpretazione dei sogni nei bambini ricalca l’approccio che si segue con gli adulti. Prima di tutto si selezionano le immagini predominanti comparse nel sogno, valutando il significato simbolico di ciascun elemento ed il contesto in cui è inserito. In secondo luogo è necessario esaminare correttamente le emozioni e i sentimenti provati dal bambino rispetto al sogno. In questo modo il sogno può essere il pretesto per parlare con il bambino e farlo riflettere sulle sensazioni ed emozioni provate, soprattutto laddove celino difficoltà, tenendo comunque ben presente che il significato dei sogni dei bambini è anche condizionato dall’età e dal percorso evolutivo.
Sembra infatti che i bambini che sono nella fase in cui stanno smettendo di usare il pannolino sognino frequentemente l’acqua (ad esempio: cascate, ruscelli, pioggia), per superare la tensione generata dalla pressione dell’urina sulla vescica (Musso e Gadoni, 2004). Quando un bambino fa un sogno che contiene elementi di disagio non eccessivi, esso è facilmente gestibile dai genitori attraverso il dialogo.
Ma come può intervenire un genitore quando il proprio figlio fa un incubo? Prima di tutto è necessario rassicurare il piccolo per poi cercare di capire le cause che hanno provocato l’incubo. Il passo successivo è quello di utilizzare alcune tecniche per aiutare il bambino a ridimensionare le emozioni negative collegate al sogno e a gestirle. Si può ad esempio utilizzare la modalità grafico-pittorica che consiste nel far disegnare al bambino se stesso come un gigante e poi le immagini dell’incubo piccolissime.
In questo modo il bambino può immedesimarsi nel gigante e sviluppare molteplici fantasie rispetto alle immagini dell’incubo ora diventate piccole. L’importante comunque è che il bambino capisca che è lui ad avere il potere di cambiare le immagini che tanto lo hanno spaventato in figure innocue (Musso e Gadoni, 2004). Infine, vorrei accennare alla credenza secondo cui i sogni possono fornirci informazioni su eventi futuri.
In merito a questo argomento Freud scrisse: “E il valore dei sogni per farci conoscere il futuro? Naturalmente un simile problema non esiste. Sarebbe più esatto dire piuttosto che ci fanno conoscere il passato. Infatti i sogni derivano dal passato in tutti i sensi. Tuttavia l’antica opinione che i sogni predicano il futuro non è del tutto priva di verità. Nel mostrarci i nostri desideri realizzati, i sogni dopo tutto ci portano nel futuro. Ma questo futuro, che il sognatore immagina come presente, è stato modellato dal desiderio indistruttibile a immagine di quel passato”. http://donna.tiscali.it/

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