Quando una persona è innamorata, il suo stato chimico mentale ricorda quello di un cocainomane: il suo cervello è letteralmente su di giri, un pò come se bruciasse benzina a gran velocità, un ritmo che non può reggere troppo a lungo.
È quanto sostiene il sessuologo Emmanuele Jannini, in una intervista a ‘Focus Extra', che dedica al tema dell’amore il nuovo numero. "Durante l’innamoramento e durante un legame sentimentale duraturo - spiega Jannini - nel nostro corpo agiscono sostanze diverse. Il grande attore della passione si chiama dopamina, un neurotrasmettitore cerebrale che agisce a livello dei centri del piacere".
Questo ‘effetto droga' tuttavia è destinato a svanire molto presto: "dopo qualche mese - dice l’esperto - l’eccitazione dell’innamoramento si affievolisce per tornare allo stato basale. Per tenere unita la coppia, allora, la natura ha escogitato un altro meccanismo, non più basato sulla passione bruciante, bensì su un senso di fusione e di legame molto profondo ed esclusivo, simile a quello che provano i genitori verso la prole. Questa dimensione è quella che comunemente chiamiamo amore".
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