giovedì 26 febbraio 2009

L’autostima ti porta dove vuoi

E’ la forza che ci rende contenti e soddisfatti di quello che siamo,
tanto da essere capaci di far tesoro di una critica costruttiva e di ridere anche un po’ di noi stessi: è l’autostima, l’energia interiore grazie alla quale possiamo diventare qualsiasi cosa desideriamo. Conquistarla è meno difficile di quello che si pensi, magari mettendo in atto un po’ di strategia e qualche facile accorgimento. All’identikit di questa forza intima che ci assicura felicità e benessere è dedicato il servizio di copertina di Riza Psicosomatica, il primo mensile di benessere per il corpo e per la mente, diretto da Raffaele Morelli.

La perdita dell’autostima è il risultato di un percorso viziato fin dalla sua origine. La radice sta nell’atteggiamento mentale di chi privilegia troppo la razionalità e non si fida abbastanza dell’istinto: in questo modo è facile rimanere imprigionati in una lunga serie di vicoli ciechi e di labirinti mentali, nei quali perdiamo fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità. Il primo e più grave errore sta nel voler correggere la nostra natura: in questo modo distruggiamo la spontaneità e la naturalezza, che sono il bene più prezioso che abbiamo.


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Il contrario esatto dell’autostima è la disistima: quando si diventa vittime di questo stato di malessere profondo, si assumono atteggiamenti che allontanano dalla vera fonte dell’energia vitale e creano infelicità: ci si sente inadeguati, si diventa ipersensibili al giudizio altrui, ci si mette in cerca di continue conferme del proprio valore e spesso si finisce per fare autocritica e scavare in se stessi alla ricerca delle fonti del proprio disagio.

Una delle prime strategie per uscire da questo vicolo cieco mentale sta nel fare ricorso a una risorsa che tutti abbiamo, ossia alla capacità di guardare le cose in modo diverso e inconsueto. Il segreto sta nel “diventare ciò che siamo”, e si arriva a questo risultato ad esempio privilegiando l’intuito rispetto all’analisi, la spontaneità rispetto all’autocontrollo. Insomma, meglio affidarsi al destino piuttosto che volerlo guidare a tutti i costi. Naturalmente, prima di tutto, occorre smettere di giudicare i nostri stati interiori e di volerli correggere: gioia, gelosia, invidia, entusiasmo, passione, rabbia… sono l’espressione più pura dell’energia che ci anima.

Tra le piccole strategie di vita quotidiana per conquistare e conservare l’autostima ci sono cinque piccoli esercizi da mettere in pratica in tutte le situazioni della vita.

1 – Disinnesca le critiche che ti feriscono. Se qualcuno ci critica, invece di rivolgere lo sguardo su noi stessi alla ricerca del nostro errore, consideriamo da che pulpito viene la predica. Lo scopo non è mettere l’altro sotto accusa, ma guardare a ciò che accade con maggiore distacco e imparzialità.

2 – Contraddirsi aiuta a stare bene. Vincolarsi a una coerenza eccessiva e a un’identità troppo uniforme ci fa perdere il contatto con la ricchezza della realtà. Meglio essere flessibili.

3 – Non “sparliamo” di noi stessi. L’autostima si corrode già nel nostro stesso linguaggio

4 - Limitiamo l’autocritica. “Mettersi in discussione” è un luogo comune che danneggia la nostra autostima: meglio imparare a riconoscere le proprie doti.

5 – Cerchiamo qualche volta l’inquietudine e non la calma piatta: la serenità non va confusa con l’immobilità a tutti i costi. L’inquietudine è invece lo stato in cui nasce la creatività, in cui il nostro cervello è sveglio e ricettivo.
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