martedì 17 febbraio 2009

Cos'è l'ansia?

L’ansia è uno stato di agitazione
dovuto ad una risposta abnorme a situazioni percepite come pericolose per il soggetto o per i propri cari. L'ansia si può manifestare in diverse forme che vanno da un semplice stato di tensione psichica alla crisi d’ansia vera e propria. Ma l’ansia non è solo questo: attraverso di essa si esprimono le energie vitali e le parti più autentiche di ognuno di noi, le quali - a lungo compresse - chiedono così di emergere. Allo stesso modo, quando uno scatto di crescita o una trasformazione necessaria vengono ostacolati, i messaggi lanciati dal corpo possono assumere la forma dell'ansia.

Cosa vuole comunicare l'ansia?Nel fenomeno dell’ansia convivono due poli in apparenza opposti: la vita che vuole proteggere se stessa con uno “stato di allerta” e la vita che vuole prorompere con l’intensità dell’energia vitale. Talvolta i due aspetti si esprimono insieme, mentre in altri casi l'uno prevale sull’altro. Ma in ultima istanza essi si rivelano inseparabili.

Ansia come stato di allertaQuando l’ansia esprime per lo più uno stato di allerta, significa che qualcosa viene sentito come pericoloso per la propria persona - sia in senso fisico che psichico - oppure per i propri cari. Può trattarsi di eventi reali (per esempio l’attesa di un esame diagnostico, un importante incontro di lavoro, il ritardo di un figlio nel rientrare a casa), ma anche solo immaginati o anticipati mentalmente (per esempio il pensare a ciò che potrebbe succedere in un viaggio ancora da compiere).


L’intensità dell’ansia in questi casi dipende dall’importanza che diamo agli eventi ansiogeni, e può quindi variare in modo considerevole da persona a persona: circostanze simili possono produrre reazioni molto diverse, da uno stato di gestibile inquietudine ad una vera e propria insostenibilità emotiva. Matrice comune resta comunque un eccesso di preoccupazione rispetto alla reale portata della situazione. Lo stato di agitazione può anche essere riferito a pericoli esteriori: esso allora segnala che in un determinato contesto, rapporto o stile di vita, qualcosa risulta dannoso per la natura della persona che lo sta vivendo.


I meccanismi neurobiologici sottesi all’ansia e ai “pensieri fissi” sono in stretto rapporto con la sapienza profonda del corpo, che conosce assai meglio della coscienza vigile ciò che è benevolo o nocivo per la nostra persona.

Ansia come energia vitaleQuando l’ansia esprime prevalentemente un’affermazione dell’energia vitale, essa vuole comunicare che da troppo tempo il soggetto non sta vivendo parti autentiche di sé, le quali restano compresse fino ad una soglia oltre la quale scatta l’allarme, e al contempo la tracimazione (qui si comprende come i due poli siano opposti solo in apparenza).


In tal senso l’ansia raccoglie nella stessa sintomatologia lo sfogo di accumuli energetici di differente natura: sessuale, fisica, creativa, spirituale, tutti accomunati dal blocco imposto alla forza vitale e al talento personale, cioè alla propria unicità. Infatti, dietro i vari disturbi d’ansia c’è la sensazione di non riuscire a esprimere le proprie opinioni, di non essere sé stessi o di non agire come si vorrebbe. L’ansia rappresenta anche la risposta dell'organismo al tentativo di ostacolare un cambiamento e una crescita necessarie; essa dunque si configura come energia di sviluppo ovvero, per dirla con Jung, come energia di individuazione che chiede con forza di manifestarsi.
FONTE
http://www.riza.it/?ln=3

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