mercoledì 18 aprile 2018

Mi peso o non mi peso?



Ho avuto la bruttissima idea di pesarmi, avevo deciso di non farlo più, tanto l'avevo capito di non aver perso nulla...e così è stato, solo che leggere quel numero mi ha buttato giú. 

In realtà dal 2015 (anno dell'ultima dieta) non sono più riuscita a seguire un regime alimentare ristretto e solo ora comprendo il perchè.


Lo stare a dieta lo sto vivendo come una costrizione, pensare alle dosi, a mangiare solo determinate cose...Non è ciò che voglio, anche in questo sento un richiamo verso la libertà.

Così ho deciso di affrontare il 'problema' da tutt'altro punto di vista: non pensare ai chili da perdere, ma pensare allo stare bene, a sentirmi in forma.


Così ho iniziato a togliere gli zuccheri, il frumento, i latticini, ma solo perchè ascoltandomi ho capito che questi alimenti mi stavano facendo male: mal di testa, gonfiori, stomaco bloccato.


Mi sono chiesta: perchè devo stare male? 

Perchè invece di darmi quella soddisfazione di un momento, non mi soffermo a pensare alla soddisfazione di quando mi sento bene col mio corpo, col mio peso.

 Quella sensazione dei pantaloni un pò lenti, dell'accavallare le gambe senza sentirsi un salsiciotto, di piegarsi per prendere qualcosa senza dover poi rischiare di crollare per terra. 

Per non parlare di quanto sia bello ed energico svegliarsi senza mal di testa, di quanto sia piacevole non sentirsi gonfia, di quanto sia gratificante sapere di star facendo qualcosa per se stessi, qualcosa di buono.


Così, anche grazie a dei corsi che sto seguendo, ho iniziato ad aggiungere 10' di ginnastica tutte le mattine ( lo so è poca, ma tra tutte i cambiamenti di abitudini fatti non sono ancora riuscita ad inserire più allenamento), a bere di più e almeno 8000 passi al giorno. Tutto molto lentamente, rispettando i miei tempi.


Stamattina ho deciso di mettere tutto nero su bianco e di confrontarmi con chi vorrà, perchè mi serve per riflettere. 

Inizialmente mi ero fissata su un peso che avrei voluto raggiungere, non solo per bellezza, ma perchè sentivo che sarebbe stato il peso giusto per me e per la mia altezza.

Ho passato una vita a fossilizzarmi su quello, perchè questo mi avevano insegnato sin da piccola, da quando inizia la prima dieta, credo verso i 10 anni o giù di lì. 

Adesso ho compreso che è necessario, non tanto dimagrire, quanto mangiare e vivere in modo sano. Ed è quello che sto cercando di fare, mettendo da parte l'ansia da peso.


Non è facile, ma è possibile. 


Che il sovrappeso ci sia è indubbio, ma non voglio fare diete drastiche per perdere velocemente o anche piano, ma poi recuperare tutto o di più! Preferisco imparare a prendermi cura di me, perchè si arriva ad un risultato più ottimale se le cose si fanno pian piano, modificando le proprie abitudini, ma modificarle perchè si sceglie di farlo, non perchè lo dice qualcun altro. 

Gli insegnamenti nella vita vengono da ciò che si prova e si sceglie, dalle decisioni prese, non dai consigli che ti danno altri.

Così anche per l'alimentazione, le regole si conoscono, i modi pure, ma bisogna assimilarli, sentirli, viverli come propri, altrimenti una volta arrivati all'obiettivo le vecchie abitudine ti aspettano al varco, pronte a prendere di nuovo possesso di te. 


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