domenica 18 settembre 2011

Quando scatta l'ansia....

L’ansia è un eccellente sistema di allarme umano. Ci informa che sta per accadere qualcosa di importante e di potenzialmente dannoso e ci invita ad agire per impedirne o limitarne gli effetti pericolosi. Per compiere il suo compito, il sistema di allarme ci avvisa attraverso lo stato corporeo (con respiro affannoso o veloce e superficiale, tensione muscolare, irrequietezza), attraverso lo stato mentale (con pensieri ricorrenti e martellanti, che ci impediscono a volte di distrarci dalla preoccupazione allarmata) e attraverso lo stato emotivo (con senso di disagio, fretta, paura, rabbia). Ma, come i sistemi di allarme elettronici, a volte può funzionare male, e scattare anche quando non è il momento, o per qualsiasi piccola variazione delle circostanze. Oppure può non scattare quando servirebbe, e quindi farci sottovalutare l’importanza della situazione incombente.
Se l’ansia scatta anche quando non sarebbe il caso, possono insorgere i disturbi d’ansia, quali le fobie, gli attacchi di panico, le rimuginazioni ossessive senza vie di uscita, le compulsioni (ovvero la necessità di compiere azioni ripetitive di fatto inutili rispetto all’obiettivo) e alcuni sintomi psicosomatici ricorrenti di allarme. In questi casi, conviene rivolgerci allo psicoterapeuta (o almeno parlarne al medico di famiglia), senza lasciarci scoraggiare dalla vergogna.
Se invece l’ansia eccessiva è occasionale, possiamo provare a domandarci (scrivendolo su un foglio) qual è stato l’evento attivante, quali emozioni abbiamo provato, quali pensieri abbiamo fatto in quell’occasione, quali azioni abbiamo compiuto e quali conseguenze ne sono derivate. Ci accorgeremo che spesso abbiamo usato strategie inadeguate che ci hanno solo limitato la vita senza portarci a risultati positivi. E diventeremo più consapevoli dei nostri eventuali errori di pensiero, anche semplicemente facendo l’esercizio da soli. A questo punto possiamo provare a ridimensionare i pensieri di allarme, e a raccontare il nostro stato d’animo ad una persona cara o che ci appaia saggia, che sia in grado di ascoltarci senza giudicarci negativamente: la morsa dell’ansia probabilmente si allenterà in breve tempo.http://www.radio24.ilsole24ore.com/
A cura del Dott. Francesco Aquilar, Psicologo e Psicoterapeuta Cognitivista e Comportamentale.

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