domenica 13 giugno 2010

C'è un modo giusto per Amare?

D'amore non si muore, ma si sta male!
Già, ma è proprio necessario soffrire per amore? In risposta alla "scuola di pensiero" che misura col tormento l'intensità dei sentimenti, vediamo di individuare gli atteggiamenti, le parole, i pensieri che ci condannano a sofferenze inutili. Così potremo salvarci da quella tipica "coazione a ripetere" che ci porta a rivivere anche con un nuovo partner gli errori commessi in passato. Cosa occorre? In primo luogo la capacità di guardare senza filtri noi stessi e l'altro.

Gli atteggiamenti sbagliati ci allontanano dall'altro

Come riconoscere se il nostro modo di amare è sano e portatore di benessere o se invece prepara il terreno a infelicità e frustrazione? Basta osservare come ci comportiamo e con quali atteggiamenti mentali ci disponiamo verso la coppia. Così come ci sono modi di guardare alla relazione con la mente aperta, libera da luoghi comuni pericolosi, esistono atteggiamenti a rischio che ci allontanano da un rapporto sereno con l'altro.

- La ripetitività

Adottare modelli di comportamento già collaudati ti impedisce di incontrare col partner attuale nuovi lati di te e di sperimentare modi di essere ancora inesplorati. Prepari così il terreno alla "coazione a ripetere": stessi errori, stessi dubbi, stessi conflitti. E rendi vecchia e scontata anche una relazione appena nata.

Il consiglio

Molla il repertorio amoroso di sempre e buttati: il refrain di "stessa spiaggia e stesso mare" ha fatto il suo tempo. E quel tempo è scaduto!

- Pianificare il futuro

È il sogno di tutti gli innamorati che sia "per sempre". Ma da lì a vivere fuori tempo, a non gustarsi il presente, il passo è breve! La tendenza a fissare e consolidare il legame in forme più "strutturate", come fidanzamento, convivenza o matrimonio per il timore di perdere l'altro, può infatti indurre a proiettarsi sistematicamente nel futuro. Il rischio? Che aspettative e obiettivi futuri offuschino i desideri attuali tuoi e del partner.

Il consiglio

Abituati a vivere l'oggi, ad accordarti a ciò che senti nel momento presente. Ti accorgerai di un sacco di cose belle che trascuravi.

- La simbiosi

"Io e te che diventiamo un essere solo, separato da tutto il resto del mondo". Una tentazione cui è fisiologico indulgere nei primi tempi, ma insistere è molto pericoloso. Per amarsi occorre sempre rimanere "due". Se poi è solo uno dei due a pretendere l'esclusiva, sarà dovere dell'altro non cadere nella trappola.

Il consiglio

Una coppia sana non teme il confronto con l'esterno: è curiosa, permeabile e utilizza gli stimoli per rimettersi in gioco e attuare un autentico scambio con l'altro.

- La gelosia

Quando ti prende la mano, basta un minimo segnale per scatenare il sospetto e farti frugare nei cassetti, nelle tasche, persino nei messaggi del suo cellulare... Ancora peggio se la gelosia è retroattiva, perché ti condanna a penosi confronti con un ex che, se non fosse costantemente riesumato da te, sarebbe già finito nel dimenticatoio.

Il consiglio

Se ti riconosci in questo quadro, rifletti con attenzione: la gelosia "malata" riduce il sesso a uno strumento di possesso e l'amore a una camera a gas.

http://www.riza.it/

1 commento:

Psy ha detto...

Che bel post. Ho riconosciuto molti de miei errori presenti e passati negli schemi che hai analizzato...

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